In arrivo un volume sugli edifici del Legato Albani

Verrà presentato il 13 dicembre al pubblico un volume agile e gradevole da sfogliare che racchiude la storia degli edifici che costituiscono il patrimonio del Legato Albani, ovvero il Palazzo del Collegio Raffaello e il Palazzo Albani Nuovo.

Il volume è stato pensato con l’obiettivo di realizzare un libro piacevole da leggere, ricco di fotografie e soprattutto denso di aneddoti e vicende che hanno costellato la storia dei due edifici, il primo costruito nel Settecento e il secondo circa un secolo dopo, ma accomunati dalla committenza, ovvero esponenti della famiglia Albani.

Da qui il titolo del volume: ‘L’eredità degli Albani’. “I due edifici – spiega Giorgio Londei, presidente del Legato Albani – sono noti a tutti gli Urbinati per la loro centralissima posizione. Eppure in pochi ne conoscono le vicende e i segreti. Il volume in corso di pubblicazione svelerà, con un linguaggio non tecnico né saggistico ma divulgativo, tante vicende finora sconosciute. Dopo un lungo lavoro di ricerca presso l’archivio storico del Legato e non solo, Volponi ha condensato le notizie e le vicende più rilevanti e le ha divise in agili capitoli tematici: ad esempio le opere d’arte che esistevano nella scomparsa chiesa di Sant’Agata o la vita dei convittori del collegio; o ancora, il periodo della guerra, i sotterranei, le destinazioni d’uso degli ambienti, le vicende costruttive, la torretta dell’osservatorio e tanti altri”.

Il libro, pubblicato dalla casa editrice Leardini, non si pone come un’opera esaustiva dal punto di vista storico, consapevole che ci sarebbe molto altro da svelare, ma offre tanti spunti e curiosità, rendendolo adatto a tutti. Nella parte finale, tratta brevemente anche di altri luoghi legati alla famiglia Albani: l’omonimo palazzo in via Bramante, la Cappella di famiglia, l’oratorio di San Giuseppe. Il tutto per offrire una panoramica completa dell’eredità lasciata dalla casata nella città ducale.

Il volume, scritto da Giovanni Volponi, già autore di altre pubblicazioni di storia locale, è arricchito dalle introduzioni del sindaco di Urbino, del rettore, della presidente Erdis e del presidente dell’Accademia Raffaello. La pubblicazione è generosamente sostenuta dallo sponsor Cimas srl.